
Ndop è un tessuto di cotone dai motivi bianchi su sfondo indaco, tradizionale del Camerun, ha un particolare valore simbolico per il popolo Bamileke.
In questo articolo scoprirai il popolo Bamileke, come viene realizzato questo splendido tessuto e i simboli misteriosi che lo compongono.
Se vuoi scoprire altri tessuti qui trovi il link per la mia mini guida ai tessuti africani.
Buona lettura!
Camerun dov’è?
La Repubblica del Camerun si trova nell’Africa equatoriale, confina con ben 5 stati africani: Nigeria, Ciad, Repubblica del Congo, Guinea Equatoriale e infine Gabon.
Nel 1884 divenne una colonia tedesca ma dopo la prima guerra mondiale venne spartito tra la Francia e il Regno Unito è per questo motivo che ora in Camerun le lingue ufficiali il sono francese e anche l’inglese.
Nel territorio del Camerun sono presenti numerose etnie tra cui i Bamiléké gli autori del tessuto Ndop di cui ti parlerò qui sotto.
La storia del popolo Bamiléké

Nei primi anni 1900 un esploratore tedesco trovò una popolazione sulle colline ai piedi del monte Bambouto, si girò verso la sua guida e domandò: “chi sono le genti che si vedono qui?”
La sua guida, originaria di Bali-Nyoga, rispose semplicemente: mbale-keo, cioè “sono le genti che stanno in basso”, come in altri luoghi disse “sono le genti che stanno in alto”.
Per abitudine le popolazioni del luogo chiamavano i propri vicini in rapporto alla loro posizione in altitudine.
Mbale-keo non erano altro che i gruppi che abitavano i territori posti in basso rispetto a quelli che vivevano a Bali-Nyoga.
L’esploratore, ingenuamente, trascrisse questa risposta credendo che quanto pronunciato dalla guida fosse il nome proprio di quelle genti.
Mbale-keo in seguito divenne Bamiléké e fu applicato alle popolazioni che abitavano la circoscrizione di Deshang, le popolazioni ai piedi del monte Bambouto e degli altipiani del sud della parte francese del Camerun.
Da allora il termine bamiléké diventò ufficiale.
Ndop: come viene fatto
Questo tessuto, generalmente, è realizzato in cotone a strisce, di provenienza locale. Le strisce di cotone vengono cucite insieme a mano in pezzi di tessuto più grandi.
Dopodiché, le donne Bamiléké cuciono strette strisce di Rafia (fibra vegetale) nel tessuto prima di immergerlo nella tintura.
Dopo diversi cicli di tintura e asciugatura, i fili di rafia vengono staccati rivelando intricati disegni e simboli geometrici.
Devi sapere che questo metodo tradizionale ossia quello di “resistere” alla tintura o impedire alla tintura di raggiungere tutto il tessuto viene usato per molti tessuti tradizionali africani come ad esempio il Bogolan.
È incredibile quanto sia speciale e raro questo tessuto soprattutto i tessuti più vecchi che d’altra parte sono anche molto costosi.
Oggi il tessuto a strisce è stato sostituito da grandi coperte di cotone, ma continua a utilizzare i metodi tradizionali di resistenza alla tintura.
I simboli misteriosi del tessuto Ndop

Il popolo Bamileke e il tessuto Ndop hanno una lunga storia e sembra che i suoi simboli rimarranno ancora avvolti nel mistero.
In origine questo tessuto veniva indossato durante le cerimonie funebri e i riti tradizionali, il principale simbolo è direttamente collegato alla morte e all’aldilà.
Il colore indaco sembra quindi associato al cielo, alla pioggia e agli spiriti potenti.
I tessuti Ndop contornati da un panno di colore rosso o carminio, compongono le pieghe rotanti dei ballerini maschi ai pianti di lutto. Pertanto per queste cerimonie vengono utilizzati i tessuti più antichi.
Conclusioni
Grazie per aver letto questo articolo! Se hai bisogno di ulteriori informazioni ricordati che puoi sempre porre le domande qui nei commenti
AfroXentric è un blog per persone pratiche, iscriviti alla nostra Newsletter per ricevere altre informazioni utili o semplici curiosità sul continente africano.