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Libri sulla storia del continente africano in italiano, inglese e francese

Libri storia Africa

10 libri per scoprire e approfondire la storia del continente africano. Dall’origine dell’umanità e delle civiltà africane fino ad oggi.

Libri sulla storia dell’Africa

Se hai deciso di esplorare la storia del continente africano e stai cercando alcuni libri da leggere che sappiano approfondire questa tematica, sei nel posto giusto.

In questo articolo troverai una selezione di 10 libri sulla storia dell’Africa.

Storia del continente africano. Una lettura razionale e sintetica

Libro storia del continente africano.

Dettagli:

Editore: QuiEdit; prima edizione (1 gennaio 2015)

Lingua: italiano

N° pagine: 135

Descrizione:

Questo libro affronta la storia del continente africano in una chiave diversa da quella adottata dai manuali di storia classici. Generalmente questi ultimi presentano la storia dei continenti, dei popoli e delle nazioni da una prospettiva di conflitto: quella della formazione degli stati, dei campi di battaglia, delle invasioni e delle conquiste militari, delle lotte sociali, delle rivolte e delle rivoluzioni.

José do-Nascimento, l’autore, in questo caso ha optato per una narrazione della storia africana a partire da un’altra problematica: quella della storicità e, attraverso il prisma dell’urbanizzazione, della causalità storica e della ragione. L’approccio, secondo l’autore, forse più interessante per fornire al grande pubblico un approfondimento riguardo alla traiettoria storica dei popoli africani.

L’autore

José do-Nascimento è giurista e politologo. Membro del CEI (Collège d’Etudes Interdisciplinaires) dell’Università di Paris-Sud in Francia, è titolare della cattedra di diritto pubblico e di diritto del web. È membro del gruppo ufficiale di ricerca del MINDS, il Mandela Institute for Development Studies, che si occupa della realizzazione del programma di ricerca AHRS (African Heritage Research Study).

do-Nascimento è anche presidente e direttore dell’ARPEMA (Associative de Recherche sur les Perspectives de la Modernité en Afrique), nel quale sviluppa il programma di ricerca individuale “Les aspects modernes du patrimoine conceptuel et institutionnel des sociétés africaines précoloniales” (trad. “Gli aspetti moderni del patrimonio concettuale ed istituzionale delle società africane precoloniali”).

Storia dell’Africa nera. Un continente tra la preistoria e il futuro

Libro storia dell'Africa nera

Dettagli:

Editore: Ghibli (9 giugno 2016)

Lingua: Italiano

N° pagine: 967

Descrizione:

Per molti secoli il continente africano è stato raccontato dalla voce parziale dell’uomo bianco. Sin dai tempi delle prime esplorazioni, le leggende di popoli selvaggi privi di anima sono state predominanti nella narrazione portata avanti da navigatori, missionari e avventurieri.

L’opera dello storico burkinabé Joseph Ki-Zerbo è stata una delle prime a mostrare il vero volto del Continente Nero e a contrapporsi agli stereotipi promossi dalla storiografia dell’epoca. Le civiltà dei primordi, gli antichi imperi e le culture millenarie rivivono in una cronaca puntuale che non solo smentisce la grande menzogna perpetrata dai popoli colonizzatori, ma inquadra l’Africa sotto la prospettiva di prima “culla della civiltà”.

Per dirla con le parole dello stesso Ki-Zerbo: “L’Europa della colonizzazione ha il dovere di restituire all’Africa quello che ha rubato: soprattutto la sua cultura, le sue tradizioni, la sua storia, oltre che le sue risorse”.

L’autore

Joseph Ki-Zerbo (Toma 1922 – Ouagadougou 2006), politico, storico e attivista di origine burkinabé, è stato fondatore del più importante partito di opposizione del suo Paese. Matura il suo pensiero anti-colonialista nel periodo di studi trascorso presso la Sorbona di Parigi, quando fonda l’Associazione degli studenti dell’Alto Volta. Diventa professore di storia prima a Parigi e poi Dakar, nel 1957 fonda il Movimento di Liberazione Nazionale. Ha scritto molti libri dedicati alla storia e alla cultura africana. Dal 1983 al 1992 è stato costretto all’esilio in quanto oppositore del governo di Thomas Sankara.

Nations nègres et culture: De l’antiquité nègre égyptienne aux problèmes culturels de l’Afrique Noire d’aujourd’hui

libro storia africa

Dettagli:

Editore: PRESENCE AFRICA; 4° edizione (11 luglio 2000)

Lingua: Francese

N° pagine: 564

Descrizione:

L’indipendenza dell’Africa, la creazione di uno Stato federale continentale africano, l’origine africana e negroide dell’umanità e della civiltà, l’origine negra della civiltà egiziano-nubiana, l’identificazione delle principali correnti migratorie e la formazione delle etnie africane, ecc. ., sono alcuni dei temi principali esplorati da Cheikh Anta Diop, il più importante storico africano di questo tempo.

Quarant’anni dopo ci rendiamo conto che i grandi temi sviluppati in NAZIONI NEGRES ET CULTURE, non solo non sono invecchiati, ma sono ora accolti e discussi come verità scientifiche, mentre all’epoca queste idee sembravano così rivoluzionarie che pochissimi intellettuali africani osavano aderire.

L’autore

Cheikh Anta Diop (29 dicembre 1923 – 7 febbraio 1986) è stato uno storico, antropologo, fisico e politico senegalese che ha studiato le origini della razza umana e la cultura africana precoloniale.

Diop affermava che l’antico Egitto era popolato da africani neri e che la lingua e la cultura egiziane si diffusero poi nell’Africa occidentale, la sua tesi ebbe una “grande eco” sotto forma di un libro, Nations nègres et culture, pubblicato nel 1954.

La sua formazione multidisciplinare gli permise di combinare diversi metodi di approccio: attinse alla datazione al radiocarbonio e alle citazioni di autori antichi come Erodoto e Strabone per illustrare la sua teoria secondo cui gli antichi egizi esibivano le stesse caratteristiche fisiche dei neri africani di oggi (colore della pelle, aspetto dei capelli, naso e labbra).

Le opere di Diop furono aspramente criticate e definite revisioniste e pseudostoriche. Tuttavia il suo punto di vista specificamente africano di fronte alla visione di alcuni autori dell’epoca,  mise in discussione i pregiudizi culturali nell’analisi della storia del continente africano del XX secolo.

Precolonial Black Africa

Dettagli:

Editore: Lawrence Hill Books (1 gennaio 1987)

Lingua: inglese

N° pagine: 278

Descrizione:

L’Africa nera precoloniale è uno studio comparato dei sistemi politici e sociali dell’Europa e dell’Africa nera, dall’antichità alla formazione degli stati moderni. Questo confronto dimostra il contributo nero allo sviluppo della civiltà occidentale.

L’autore

Cheikh Anta Diop (29 dicembre 1923 – 7 febbraio 1986) è stato uno storico, antropologo, fisico e politico senegalese che ha studiato le origini della razza umana e la cultura africana precoloniale.

Diop affermava che l’antico Egitto era popolato da africani neri e che la lingua e la cultura egiziane si diffusero poi nell’Africa occidentale, la sua tesi ebbe una “grande eco” sotto forma di un libro, Nations nègres et culture, pubblicato nel 1954.

La sua formazione multidisciplinare gli permise di combinare diversi metodi di approccio: attinse alla datazione al radiocarbonio e alle citazioni di autori antichi come Erodoto e Strabone per illustrare la sua teoria secondo cui gli antichi egizi esibivano le stesse caratteristiche fisiche dei neri africani di oggi (colore della pelle, aspetto dei capelli, naso e labbra).

Le opere di Diop furono aspramente criticate e definite revisioniste e pseudostoriche. Tuttavia il suo punto di vista specificamente africano di fronte alla visione di alcuni autori dell’epoca,  mise in discussione i pregiudizi culturali nell’analisi della storia del continente africano del XX secolo.

L’Africa a testa alta di Cheikh Anta Diop

Dettagli:

Editore: EMI (1 gennaio 2012)

Lingua: italiano

N° pagine: 160

Descrizione:

Cheikh Anta Diop (1923-1986) è, con Joseph Ki-Zerbo, il padre della storiografia africana. La sua ipotesi sulla civiltà egizia, radicalmente negroafricana e non bianca, entra nel dibattito della comunità scientifica solo nel 1974, a vent’anni dalla pubblicazione della sua tesi di dottorato che non gli era stato permesso di difendere alla Sorbona. In questo saggio appassionato, l’autore ci introduce all’anima poliedrica, alla mente interdisciplinare dell’insigne senegalese, fisico e chimico e al contempo linguista, storico e antropologo.

Una ricerca rivoluzionaria, la sua, motivata da un intento preciso: a un continente che accede all’indipendenza – in un quadro possibilmente panafricanista – serve la fiducia in sé, possibile solo grazie alla conoscenza della propria storia, cultura e protagonismo anche nella scienza. Un obiettivo politico, dunque ma che Ela (l’autore) ci mostra essere sempre subalterno al rigore metodologico della ricerca scientifica. Cheikh Anta Diop rimane, anche nella provvisorietà di certe conclusioni, un faro per l’Africa che pensa.

L’autore

Jean-Marc Ela (Ebolowa, 27 settembre 1936 – Vancouver, 26 dicembre 2008) è stato un presbitero, teologo e sociologo camerunese. È considerato il padre della teologia della liberazione africana.

L’Afrique ancienne: De l’Acacus au Zimbabwe. 20 000 avant notre ère-XVIIe siècle

Dettagli:

Editore: Belin; Illustrated edizione (10 ottobre 2018)

Lingua: francese

N° pagine: 680

Descrizione:

Kerma, Aksum, Mâli, Kanem, Makouria, Abissinia, Ifât, Ifé, Kongo, Zimbabwe… Quante società africane, molto prima dell’influenza delle potenze straniere, hanno esercitato la loro influenza e dialogato con altre formazioni politiche nel mondo?

Questo libro propone, in un modo unico, di scoprire l’antica storia del continente africano. Ci porta sulle strade che hanno attirato mercanti greci e arabi nelle grandi capitali africane, che hanno condotto i pellegrini del Sahel da Timbuctù alla Mecca, i diplomatici nubiani da Dongola a Baghdad.

Lontano dai cliché, Ancient Africa, diretto da François-Xavier Fauvelle, raccoglie una sfida: fare di ogni traccia una fonte di storia e presentarci allo stesso tempo siti archeologici grandiosi o tenui, scritti di monaci o scribi reali, incisioni e pitture rupestri, vestigia di strumenti, ornamenti, oggetti di culto o di vita quotidiana, frammenti di linguaggi, abiti di animali domestici o anche genomi vegetali, paesaggi modellati dall’uomo, eventi ricordati.

Illustrato da più di 300 documenti – fotografie, mappe, rilievi e disegni archeologici – questo libro riunisce i migliori specialisti del mondo e invita a condividere il desiderio di stupore così come il piacere di incontrarsi.

L’autore

François-Xavier Fauvelle è direttore di ricerca presso il CNRS, storico specializzato in Africa e autore di una dozzina di libri. Ha pubblicato in particolare History of South Africa (Seuil, 2006), The Ideal Savage (Seuil, 2017) e The Golden Rhinoceros: Histories of the African Middle Ages (Alma), Grand Prix des Rendez-vous de Histoire de Blois, pubblicato in tedesco (Beck), italiano (Einaudi) e inglese (Princeton UP).

Breve storia dell’Africa

Dettagli:

Editore: Il Mulino (7 giugno 2012)

Lingua: italiano

N° pagine: 169

Descrizione:

L’Africa sub-sahariana è la culla dell’umanità ma della sua storia conosciamo più che altro dei grandi luoghi comuni, che rimandano l’immagine esclusiva di un continente subalterno, condannato all’arretratezza. Dalla preistoria alla colonizzazione, alla difficile indipendenza di oggi, nel ritratto che delinea questa accurata sintesi emergono invece l’autonomia dell’Africa, la sua influenza sul resto del mondo, la sua straordinaria vitalità. Una lettura che aiuta a comprenderne il presente ma anche le prospettive future.

L’autrice

Catherine Coquery-Vidrovitch (nata il 25 novembre 1935 a Parigi) è una scrittrice e storica francese. È professoressa all’Università Diderot di Parigi. La sua ricerca riguarda l’Africa: le questioni politiche della colonizzazione e l’idea di imperialismo e capitalismo in Africa.

Le génocide voilé: Enquête historique

Dettagli:

Editore: GALLIMARD (17 gennaio 2008)

Lingua: francese

N° pagine: 253

Descrizione:

“Gli arabi hanno fatto irruzione nell’Africa subsahariana per tredici secoli senza interruzione. La maggior parte dei milioni di uomini che hanno deportato sono scomparsi a causa di trattamenti disumani. La tratta degli schiavi è iniziata quando l’emiro e generale arabo Abdullah ben Said impose ai sudanesi un bakht (accordo), concluso nel 652, obbligandoli a consegnare annualmente centinaia di schiavi. La maggior parte di questi uomini furono presi dal Darfur. E questo fu il punto di partenza di un’enorme prelievo umano che doveva cessare ufficialmente all’inizio del XX secolo”.

L’autore

Tidiane N’Diaye è un’antropologo, economista e scrittore franco-senegalese, vive in Guadalupa, dove lavora come economista presso l’INSEE. È anche direttore di ricerca presso Sup de Co Caribbean. Autore di numerosi studi economici e sociali sui dipartimenti francesi d’America e di diverse opere sulle civiltà negro-africane, ha già pubblicato nella raccolta “Continents Noirs”, con le Editions Gallimard, quattro “indagini storiche”: Les Falachas, Wandering Negroes of the Jewish People (2004), The Veiled Genocide (2008), Beyond White Darkness (2010), The Yellow and the Black (2013) e The Call of the Moon (2017).

Africa: la storia ritrovata. Dalle prime forme politiche agli stati nazionali

Dettagli:

Editore: Carocci (25 febbraio 2016)

Lingua: italiano

N° pagine: 413

Descrizione:

Da qualche tempo, l'”afropessimismo” di maniera – che descrive il continente come una nebulosa indifferenziata in perenne emergenza – ha lasciato il posto a toni più lusinghieri, sulla base dei tassi di crescita dei paesi più favoriti.

Con le sue enormi risorse, l’Africa è un partner importante del mondo sviluppato ed è sempre più presente nell’agenda della politica internazionale anche perché influisce sulla “sicurezza” dell’intero sistema. È così più che mai essenziale inquadrare i successi e le crisi nel contesto argomentato di una storia che è stata a lungo negletta o travisata.

Il libro, in questa nuova edizione, fa il punto sull’evoluzione della storia e della storiografia dell’Africa e dà conto di come gli assetti istituzionali, la società e l’economia dei vari Stati africani – e di un’Africa che non ha rinunciato a perseguire una politica unitaria a livello regionale e continentale – hanno assunto un profilo più stabile e meglio definito.

Gli autori

Gian Paolo Calchi Novati (Vimercate, 20 giugno 1935 – Roma, 2 gennaio 2017) è stato uno storico e accademico italiano, esperto di colonialismo e decolonizzazione in Medio Oriente e Africa.

Pierluigi Valsecchi è professore straordinario di Storia e istituzioni dell’Africa presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Pavia.

L’Africa contemporanea

Dettagli:

Editore: Mondadori Education (1 maggio 2017)

Lingua: italiano

N° pagine: 528

Descrizione:

Dall’inizio dell’Ottocento le molteplici trasformazioni politiche, economiche e sociali dell’Africa hanno ridefinito il rapporto tra il continente e il resto del mondo. Il volume, aggiornato rispetto agli studi più recenti e arricchito da un accurato corredo cartografico, analizza le fasi principali della storia dell’Africa con attenzione particolare ai cambiamenti politici e istituzionali che si registrarono nel XIX secolo, all’imposizione della dominazione coloniale e alla nascita degli Stati indipendenti.

Vengono inoltre presi in esame l’articolazione, la crisi e la ridefinizione dei modelli di costruzione dello Stato-nazione e di promozione dello sviluppo economico nelle fasi successive alle indipendenze, così da mettere in luce le radici storiche di fenomeni quali i conflitti armati e la povertà, nonché le prospettive dei processi di democratizzazione in atto nel continente.

Gli autori

Anna Maria Medici è ricercatrice in Storia dell’Africa presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Urbino “Carlo Bo”. Si occupa in particolare di storia contemporanea del Maghreb e del Medio Oriente.

Arrigo Pallotti è professore associato di Storia e istituzioni dell’Africa presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Bologna (sede di Forlì) e responsabile scientifico del Centro Dipartimentale di studi storici e politici su Africa e Medio Oriente. È Research Fellow presso il Centre for African Studies della University of the Free State (Sudafrica).

Mario Zamponi è professore associato di Storia e istituzioni dell’Africa presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Università di Bologna ed è Coordinatore del Corso di laurea magistrale in Sviluppo Locale e Globale. È direttore della rivista di studi afriche e orienti.

Conclusioni

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