Nel 2013 la Tanzania Food and Drugs Authority (TFDA) ha rilasciato una dichiarazione, affermando che l’olio di baobab non raffinato non è adatto ad un uso interno per via degl’alti livelli di acidi grassi ciclopropanici(CPFA), sostanze che hanno effetti cancerogeni.
L’olio di baobab contiene un livello di acidi grassi CPFA tra il 10 e il 12,8 per cento, che è molto al di sopra del livello raccomandato dello 0,4 percento, il limite tollerato per il consumo umano.
Il rapporto della TFDA fa riferimento a ricerche scientifiche internazionali condotte su alcuni animali. Secondo i test di laboratorio, l’olio di baobab ha effetti molto negativi sulla salute come:
- crescita ritardata nei topi del 50%
- una ridotta produzione di uova nelle galline
- interruzione del buon funzionamento degli enzimi
- un aumento delle dimensioni del fegato dei ratti
- un ritardo nello sviluppo sessuale nei ratti femmine
- un’alterazione del metabolismo degli acidi grassi
- un aumento dell’incidenza di cancro al fegato quando alimentati in combinazione con aflatossina B1 o M1 nella trota iridea
“Gli stessi effetti collaterali potrebbero interessare anche gli esseri umani che consumano l’olio di baobab” affermò l’allora direttore generale della TFDA, Hiiti Sillo.
L’unico modo per poter ingerire e consumare l’olio in sicurezza è quello di ridurre o rimuovere gli acidi grassi ciclopropanici dai semi di baobab. Questo è possibile attraverso la raffinazione dell’olio ad alte temperature o attraverso un processo di estrazione noto come idrogenazione.
La tecnologia per l’estrazione di sostanze chimiche nocive spesso non è disponibile nei Paesi di produzione dell’olio di Baobab.
Mentre la raffinazione non è un metodo efficiente per rimuovere/ridurre le concentrazioni di CPFA perché influisce sulla qualità degli acidi grassi “buoni”, sulla qualità dell’olio e delle sue proprietà.
In conclusione
L’olio di Baobab è un ottimo rimedio naturale per la cura dei capelli e della pelle, ma non dovrebbe essere ingerito.
Anche secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), l’olio di baobab non è raccomandato come olio alimentare e né classificato nel gruppo degli oli vegetali.
La cancerogenicità dell’olio di baobab non riguarda gli acidi grassi ciclopropanici in sé, bensì la loro elevata concentrazione che, su alcuni animali, ha avuto effetti cancerogeni.
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Fonti e altre risorse utili
- The Citizen: “Baobab oil hazardous to health, warns TFDA”
- Cosmetics desisgn-europe.com: “Cosmetics Oil ‘unfit for human use”‘
- Upendo L. Msalilwa: “Physicochemical Properties, Fatty Acid Composition, and the Effect of Heating on the Reduction of Cyclopropenoid Fatty Acids on Baobab (Adansonia digitata L.) Crude Seed Oil”
Grazie. Mi stavo documentando sul suo uso in creme per la pelle. Così sarò più cosciente.