Adinkra è un tessuto di cotone prodotto in Ghana e in Costa d’Avorio su cui sono impressi i simboli tradizionali Adinkra da cui prende il nome la stoffa.
Adinkra significa “addio” in Twi, una lingua Akan, anche detta Akan Kasa.
In questo articolo scoprirai la storia del tessuto Adinkra, come viene realizzato e come viene utilizzato il tessuto e il significato dei simboli Adinkra.
La storia del tessuto Adinkra
Si ritiene che in realtà i simboli di Adinkra siano originari di Gyaman, un antico regno della Costa d’Avorio moderna.
Secondo una leggenda Ashanti, Adinkra era il nome di un re del regno di Gyaman, Nana Kofi Adinkra.
Durante un conflitto militare con il regno Ashanti all’inizio del diciannovesimo secolo, il re Adinkra fu sconfitto e catturato in una battaglia.
Pare che il conflitto fu causato dal regno Gyaaman che cercava di copiare lo sgabello d’oro del vicino Ashanti (il simbolo della nazione Ashanti).
Secondo la leggenda, Nana Adinkra indossava una stoffa a motivi geometrici, che fu presa come trofeo da Nana Osei Bonsu-Panyin, l’AshantiHene (Re Ashanti).
Grazie alla veste gli Ashanti appresero la conoscenza di Adinkra aduru e il processo di stampa dei disegni sulla stoffa di cotone.
Adinkra aduru è l’inchiostro speciale utilizzato per la stampa.
Con il tempo gli Ashanti svilupparono ulteriormente la simbologia adinkra, incorporando mano a mano le proprie filosofie, racconti popolari e cultura.
Il mondo scopri l’adinkra e la cultura Akan sempre intorno ai primi anni del XIX secolo, quando l’inglese TE Bowdich raccolse un pezzo di stoffa di cotone adinkra nella città di Kumasi.
I motivi sul tessuto erano stati stampati utilizzando timbri di zucca e una tintura a base vegetale.
La stoffa presentava quindici simboli stampati, tra cui nsroma (stelle), dono ntoasuo (doppio tamburo dono) e diamanti.
Attualmente lo stesso tessuto si trova al British Museum di Londra.
Come viene fatto il tessuto Adinkra?
Nel paesino di Ntoso, vicino a Bonwire (il centro della tessitura degli Ashanti) e alla grande città mercantile di Kumasi, vengono realizzate vesti in tessuto adinkra.
Per secoli strisce di tessuto sono state cucite insieme per formare grandi quadrati da cui ricavare il tessuto da stampare a mano.
Alcuni uomini anziani scolpiscono i motivi Adinkra da una zucca, gli stessi motivi che in passato venivano realizzati con la manioca.
Le immagini scolpite a mano sulla superficie della zucca sono ispirate a proverbi e concetti filosofici che sono rappresentati nelle forme astratte di animali, piante e corpi celesti.
Una volta cucito il tessuto, e scolpito i motivi che potranno essere riutilizzati, basterà dividere la stoffa in sezioni quadrate.
Dopo di che applicare con una sostanza vegetale delle serie diverse di motivi Adinkra in ciascun quadrato della griglia.
La sostanza si ottiene bollendo la corteccia della radice dell’albero del badee mescolata con scorie di ferro.
Inoltre si può decorare i quadrati con linee parallele disegnando un piccolo pettine di bambù su di essi.
In un giorno ogni lavoratore può completare circa due panni, che verranno poi appesi e lasciati riposare per tutta la notte.
Come avrai notato è un lavoro che richiede tempo, una certa cura e precisione per essere svolto perciò non stupisce che ora gli Adinkra vengano anche stampati a macchina.
Sebbene siano stampati a macchina i tessuti adinkra mantengono comunque i ricami tradizionali e a differenza di quelli fatti a mano possono essere tranquillamente lavati.
Come viene utilizzato
Il popolo Akan indossa gli abiti decorati con simboli Adinkra principalmente per i funerali come un modo per mostrare dolore e per dire addio al defunto.
I tessuti Adinkra realizzati per i funerali e il lutto sono ricoperti di rosso o nero.
Sono stati anche stampati a mano su tessuto di cotone non colorato o marrone scuro a seconda dell’occasione e dello stato di chi lo indossa.
I 3 tessuti Adinkra funerari più importanti sono: il marrone scuro ( kuntunkuni ), il rosso mattone ( kobene ) e il nero ( brisi ).
Coloro che non possono permettersi un nuovo tessuto adinkra tingono un vecchio tessuto di kente dai colori vivaci di una tonalità cupa in un’infusione della corteccia dell’albero di badee.
Vi sono, tuttavia, altre forme che non possono essere correttamente chiamati tessuti per il lutto poiché mantengono il loro sfondo bianco vengono indossati in occasioni festive.
I loro sfondi chiari e luminosi li classificano come Kwasiada Adinkrao Sunday Adinkra.
Sono abiti di fantasia che non possono essere adatti ai funerali ma piuttosto per la maggior parte delle occasioni festive o persino per l’uso quotidiano.
In passato la veste Adinkra e le immagini impresse sul tessuto erano di proprietà esclusiva degli Asantehene (Re degli Ashanti).
Tuttavia oggi l’adinkra è indossato da chiunque, donna, uomo o bambino, ed è spesso prodotto in serie su tessuti colorati più luminosi.
Simboli Adinkra
I simboli adinkra sono onnipresenti in Ghana, un paese dell’Africa occidentale sull’Atlantico, situato tra la Costa d’Avorio e il Togo.
Su stoffa e pareti, ceramiche e loghi, questi simboli del popolo Ashanti possono essere trovati ovunque persino loghi e pubblicità.
Inoltre i simboli di adinkra rappresentano proverbi e massimi popolari, registrano eventi storici, esprimono particolari atteggiamenti o comportamenti legati a figure rappresentate o concetti unicamente legati a forme astratte.
Sono la rappresentazione visiva di concetti e aforismi sviluppati dal popolo Akan del Ghana.
Possono anche essere trovati su edifici architettonici, così come sui tradizionali pesi d’oro Akan e sculture e sgabelli usati per rituali tradizionali.
I simboli di adinkra non sono solo oggetti decorativi o disegni, ma veri e propri messaggi che trasmettono antiche saggezze tradizionali rilevanti per gli aspetti della vita o dell’ambiente.
Sankofa
Molti simboli di Adinkra hanno significati collegati a proverbi, come il simbolo di sankofa.
Sankofa , in lingua Twi, si traduce in inglese per ” tornare indietro e prenderlo” ( San – tornare ; ko – andare ; fa – guardare, cercare e prendere)
Può essere rappresentato con il simbolo Adinkra di un uccello con la testa rivolta all’indietro che toglie un uovo dalla schiena, o di una forma stilizzata a cuore.
È spesso associato al proverbio, ” Se wo were fi wosankofa a yenkyi “, che traduce ” Non è sbagliato tornare indietro per ciò che hai dimenticato.
“Altri simboli di Adinkra raffigurano eventi storici, comportamento e atteggiamenti umani, comportamento animale, vita vegetale e forme degli oggetti.
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Conclusioni
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