Wole Soyinka è un drammaturgo, romanziere, poeta e saggista nigeriano. Ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura nel 1986. È considerato uno dei più importanti esponenti della letteratura dell’Africa subsahariana, nonché il maggiore drammaturgo africano.
Nel 2014 ha ricevuto il Premio Umanista Internazionale e nel dicembre 2017 il Premio Teatro Europa nella categoria “Premio Speciale”.
Indice
Wole Soyinka
Akinwande Oluwole Babatunde Soyinka, noto come Wole Soyinka, è nato il 13 luglio 1934 in una famiglia Yoruba ad Abeokuta, la capitale dello stato di Ogun, nel sud-ovest della Nigeria.
Dopo gli studi in Nigeria e in Inghilterra, ha lavorato con il Royal Court Theatre di Londra e ha continuato a scrivere opere teatrali che sono state pubblicate in entrambi i paesi e riprodotte nei teatri e alla radio.
Non fu un sostenitore del movimento Négritude di Leopold Senghor, lo criticò come una glorificazione nostalgica e indiscriminata del passato nero africano che ignora i potenziali benefici della modernizzazione.
Ha avuto un ruolo attivo nella storia politica della Nigeria e nella sua campagna per l’indipendenza dal dominio coloniale britannico. Nel 1967, durante la guerra civile nigeriana, fu arrestato dal governo federale del generale Yakubu Gowon e messo in isolamento per due anni.
Nel 1972 fu pubblicata la sua potente opera autobiografica The Man Died, una raccolta di appunti dalla prigione. Tra il 1973 e 1974 ha scritto Death and the King’s Horseman.
In Nigeria, Soyinka è stato professore di letteratura comparata (dal 1975 al 1999) presso l’Università di Obafemi Awolowo. Mentre era negli Stati Uniti, ha insegnato studi africani e arti teatrali dal 1988 al 1991. Ha insegnato anche nelle università di Oxford, Harvard e Yale.
Nel 1986, Soyinka ha ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura diventando il primo vincitore africano.
Nel 1996 è stato pubblicato per la prima volta il suo libro The Open Sore of a Continent: A Personal Narrative of the Nigerian Crisis. Il suo libro di memorie You Must Set Forth at Dawn è stato pubblicato nell’aprile 2006.
Chronicles from the Land of the Happiest People on Earth, è il primo romanzo di Soyinka in quasi 50 anni ed è stato pubblicato a settembre 2021.
Libri di Wole Soyinka
Africa
Dettagli:
Editore: Bompiani (25 giugno 2015)
Lingua: italiano
N° pagine: 190
Categoria: Libertà e Sicurezza
Descrizione:
“La storia ha sbagliato. Le dichiarazioni secondo cui l’Africa è stata esplorata sono avventate come le notizie della sua morte imminente. Un’indagine davvero illuminante sull’Africa deve ancora avere luogo, e non finge di accadere neanche nelle pagine di questo libro, che si limita a raccogliere qualche seme fecondo abbandonato sull’aia dell’esistenza africana nel suo complesso. Spero che da questi semi nasca una nuova stirpe di esploratori per la corsa alla necessaria Età della Comprensione Universale, ispirata dall’Africa.” (Wole Soyinka)
Aké. Gli anni dell’infanzia
Dettagli:
Editore: Jaca Book (8 marzo 2012)
Lingua: italiano
N° pagine: 327
Categoria: Critica letteraria del XX secolo
Descrizione:
Aké è la storia di un’infanzia, la storia di un’educazione e di molteplici realtà che si incrociano nella formazione di un giovane uomo: romanzo autobiografico, o storia di un’iniziazione alla vita, fonde il sostrato mitico della realtà africana con la coscienza letteraria di un autore profondamente immerso nella cultura europea novecentesca.
Come scrive Mario Baudino nella postfazione, Soyinka è uno scrittore “assai occidentale almeno per quanto riguarda le soluzioni stilistiche. In un romanzo come Akè pare di risentire non solo l’eco di tutte le fanciullezze, ma le note struggenti di una fanciullezza occidentale e novecentesca, quella che è rimasta la fanciullezza.
Gli undici anni di fanciullezza raccontati in questo romanzo autobiografico sono anche la storia del diventare uomo, ma non solo. Sono la storia di un passaggio, d’una soglia che viene varcata dal paese incantato, dall’infanzia al mondo degli adulti, dal paese innocente alla civiltà urbana, dalla totalità indivisa alla differenza dei mondi: il terzo mondo, l’Occidente, ma tutto questo senza che il dopo cancelli il prima. Con la fine dell’infanzia, la fine della foresta, la fine, in un certo senso di Aké, finisce anche il libro. L’ultima pagina è la soglia, ma il piccolo Wole l’ha già vista di lontano”.
La morte e il cavaliere del re
Dettagli:
Editore: Calabuig (7 febbraio 2017)
Lingua: italiano
N° pagine: 362
Categoria: Narrativa contemporanea
Descrizione
«Per ritrovare un’intensità paragonabile a quella del teatro di Wole Soyinka il lettore e lo spettatore occidentali devono fare un viaggio a ritroso nel tempo, dimenticare il teatro borghese, i suoi rovelli psicologici, la retorica del silenzio e la desolazione dei dialoghi interpersonali. Nel teatro di Soyinka non c’è dialogo interpersonale, psicologico, ma dialogo tra l’uomo e le forze che incarnano o adombrano il destino. Soyinka, da grande scrittore, traduce la realtà africana e yoruba della sua tradizione orale in una forma declinabile sul palcoscenico occidentale. Sempre che si guardi, come modelli supremi, all’Occidente della Tempesta e del Dottor Faustus e non a quello di Cechov o Pirandello. Prescindere da tale tradizione è impossibile, a patto che si consideri che se Soyinka scrive è per fondare una tradizione scritta, proprio come fecero gli elisabettiani con i miti germanici o le novelle popolari italiane.» (Roberto Mussapi)
Gli interpreti
Dettagli:
Editore: Calabuig (7 febbraio 2017)
Lingua: italiano
N° pagine: 362
Categoria: Narrativa contemporanea
Descrizione
All’indomani dell’Indipendenza della Nigeria e prima della guerra civile, cinque giovani intellettuali fanno ritorno in patria con grandi speranze di rinnovamento. Sono gli interpreti del titolo: Egbo, impiegato al Ministero degli Esteri; Bandele, professore universitario; Sagoe, giornalista; Sekoni, ingegnere e scultore, e Kola, artista. Essi rileggono il quadro umano e sociale dello sterminato paese africano degli anni ’60 alla luce delle esperienze culturali vissute in Occidente, ma devono ben presto fare i conti con la disillusione e con una profonda crisi morale.
Ode laica per Chibok e Leah
Dettagli:
Editore: Jaca Book (15 maggio 2019)
Lingua: italiano
N° pagine: 75
Categoria: Poesia
Descrizione:
Il male è sottoposto a un processo di incubazione infinito, che non conosce momenti di stanca. Una volta covato, rigurgita spore di orrore e odio in direzioni insospettate, con effetti disastrosi su chi ne rimane coinvolto, soffocando il bene sotto una coltre di sospetti.
Oggi il destinatario può essere Christchurch, in Nuova Zelanda, domani, a un polo di distanza, un altro luogo irreprensibile, un oscuro villaggio nel nord-est della Nigeria che prende il nome di Dapchi. Le conseguenze sono identiche. Ci troviamo dunque davanti a un problema di vita o di morte che, con brutalità inusuale, si è ritorto contro un continente che non è estraneo al disprezzo, se non addirittura alla negazione, della natura umana. Non si tratta solo di una questione di sopravvivenza, bensì di esistenza ― ma in che forma? La questione è particolarmente pertinente sul fronte africano perché il nostro è un continente le cui popolazioni hanno subito ondate di disumanizzazione nel corso dei secoli, operate a cuor leggero da forze esterne.
Stagione di anomia
Dettagli:
Editore: Calabuig (16 novembre 2017)
Lingua: italiano
N° pagine: 406
Categoria: Narrativa sulla vita sociale
Descrizione:
Come ne “Gli interpreti” del 1965 (ripubblicato in Calabuig nel 2017), Soyinka esplora l’esperienza individuale in un processo di cambiamento della società e racconta, con toni più foschi, fatti e personaggi sullo sfondo di lotte inesauribili. Ofeyi, insoddisfatto dell’operato della Corporazione Nazionale del Cacao che controlla il piccolo centro di Aiyéró, si fa portavoce di idee rivoluzionarie, opposte a quelle dei poteri dominanti. Ma introdurre valori positivi in una società la cui classe dirigente è consumata da cupidigia e brama di potere diventa pretesto per una reazione che conduce a un’ondata di terrore.
Agli avvenimenti si intreccia la ricerca del protagonista Ofeyi, che, novello Orfeo in cerca della sua Euridice, compie un viaggio terribile per salvare l’amante rapita Iriyise. Nel romanzo, scandito sugli eterni ritmi della natura in contrasto vivo con le distonie operate dall’uomo, l’amore si fa allegoria fondendo miti africani e archetipi europei, portandoci attraverso una contemporaneità in cui la devastazione fisica e morale mette ancora più a fuoco il cinismo di un’élite e la sconfitta di chi vi si oppone.
L’uomo è morto
Dettagli:
Editore: Calabuig; 2° edizione (29 settembre 2016)
Lingua: italiano
N° pagine: 350
Categoria: Biografie e Autobiografie
Descrizione:
Nato come opera di denuncia e indicato dallo stesso Soyinka come un invito al lettore a prendere coscienza contro il susseguirsi dei colpi e contro-colpi di Stato e degli incessanti brogli elettorali in Nigeria, “L’uomo è morto” è un libro che, col tempo, si è cristallizzato […]. A cinquant’anni dagli avvenimenti e a trent’anni dalla prima edizione italiana, qualche considerazione è d’obbligo. “L’uomo è morto” è una pagina di storia che nel museo degli orrori del Novecento, sullo scaffale riservato alle atrocità poliziesche, va a collocarsi accanto a La confessione. Nell’ingranaggio del processo di Praga di Artur London e al monumentale Arcipelago Gulag, 1918-1956 di Aleksandr Isaevi Solzenicyn […]. Prefazione di Oreste del Buono. Con un testo di Luigi Sampietro.
Sul far del giorno
Dettagli:
Editore: La nave di Teseo (13 ottobre 2016)
Lingua: italiano
N° pagine: 921
Categoria: Critica Letteraria del XX secolo
Descrizione:
Nel linguaggio lirico e politico, profondamente umano, che gli è proprio, mescolando immagini della millenaria tradizione yoruba e della cultura classica occidentale, il premio Nobel per la Letteratura Wole Soyinka cattura lo spirito creativo travolgente della sua terra natìa e della sua gente. Ne racconta la storia dai tempi coloniali a quelli dell’indipendenza, la guerra civile del Biafra che gli costò la prigione, le successive dittature, fino a quella del generale Sani Abacha che lo costrinse all’esilio con una taglia internazionale sulla testa.
Il racconto si apre col ritorno dell’autore nell’amata città natale, Abeokuta, in seguito alla morte del sanguinario dittatore. Andando avanti e indietro nel tempo, Soyinka ricorda gli amici scomparsi, gli anni da studente in Inghilterra, la fascinazione del bambino nei confronti della strada, i viaggi continui e le fughe dal paese, lo studio delle maschere e dei riti tradizionali, le scorribande con gli amici al ritmo highlife della metropoli, le battute di caccia nella quiete del bosco, il rapporto col suo demiurgo personale Ogun, le passeggiate a Venezia con W. H. Auden e Stephen Spender, la cerimonia del Nobel, l’incontro con Nelson Mandela a Parigi, gli anni americani, l’esilio.
Una vita vissuta sotto l’insegna di un unico, potentissimo ideale: la giustizia come chiave essenziale della condizione umana.
Myth, Literature and the African World
Dettagli:
Editore: Cambridge University Press; Reprint edizione (12 gennaio 2008)
Lingua: inglese
N° pagine: 184
Categoria: Storia e Critica Letteraria Africana
Descrizione:
Wole Soyinka, winner of the Nobel Prize for Literature and one of the foremost living African writers, here analyses the interconnecting worlds of myth, ritual and literature in Africa. The ways in which the African world perceives itself as a cultural entity, and the differences between its essential unity of experience and literary form and the sense of division pervading Western literature, are just some of the issues addressed. The centrality of ritual gives drama a prominent place in Soyinka’s discussion, but he deals in equally illuminating ways with contemporary poetry and fiction. Above all, the fascinating insights in this book serve to highlight the importance of African criticism in addition to the literary and cultural achievements which are the subject of its penetrating analysis.
Chronicles from the Land of the Happiest People on Earth: A Novel
Dettagli:
Editore: Vintage (2 agosto 2022)
Lingua: inglese
N° pagine: 464
Descrizione:
In an imaginary Nigeria, a cunning entrepreneur is selling body parts stolen from Dr. Menka’s hospital for use in ritualistic practices. Dr. Menka shares the grisly news with his oldest college friend, bon viveur, star engineer, and Yoruba royal, Duyole Pitan-Payne. The life of every party, Duyole is about to assume a prestigious post at the United Nations in New York, but it now seems that someone is determined that he not make it there. And neither Dr. Menka nor Duyole knows why, or how close the enemy is, or how powerful.
Chronicles from the Land of the Happiest People on Earth is at once a literary hoot, a crafty whodunit, and a scathing indictment of political and social corruption. It is a stirring call to arms against the abuse of power from one of our fiercest political activists, who also happens to be a global literary giant.
Conclusioni
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Credit: Frankie Fouganthin
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